Sofia Francesca Miccichè
Creative Director
Se Penelope aspettava Ulisse tessendo la sua tela, Sofia né aspetta né tesse: scrive e crea. Se ne faccia una ragione Omero, la sua musa è la scrittura: pubblicitaria, poetica o con l’AI. La direttrice creativa di Cultur-e guarda il mondo sottosopra, segue il lato invece della linea, cerca il nuovo, l’inedito e il tuo brief in allegato alle mail (su cui avrà da ridire).
Storica dell’arte e curatrice, oggi vota le sue giornate alle strategie creative e di branding che tiene al caldo sotto l’immancabile cappello di lana e che riuscirà a sintetizzare in appena cento slide, rigorosamente in Keynote. Anche gli aggiornamenti sui progetti sarebbero meritevoli di racconto. Ma Sofia non lo sa: non chiedetele di “mettervi in cc”. I flussi mail con più di due destinatari opprimono il pensiero. E il pensiero serve libero per fare quello che vi chiederà: una bozza di documento. Ma che sia “def def”. Oltre che minuziosa e brillante, naturalmente. “Welcome impossible” può essere il suo motto. Oppure il suo accollo: d’altronde, detestare lo standard e il senso comune, ha un prezzo da pagare. Rendere possibile l’impossibile.